Ero incerta se scrivere di due libri così potenti in un solo articolo. Mi sono convinta a farlo perché trovo che le protagoniste di Nel paese delle donne selvagge di Aoko Matsuda e di Mantide di Julia Armfield si “parlino” e che quindi abbia senso affiancarle, senza per questo privarle della luce che meritano e che anzi si moltiplica nell’accostamento.
Innanzitutto quelle di Matsuda e di Armfield sono due raccolte di racconti davvero intense e preziose. Ma oltre a questo hanno altri punti in comune, capaci di arricchire ancora di più l’esperienza di lettura. Storie di donne – e dei loro corpi – che germogliano in una dimensione archetipica per maturare in un mondo contemporaneo patriarcale, nelle quali i limiti del realismo vengono oltrepassati con naturalezza, e talvolta persino con ironia. Donne fantasma vendicative e ragazze mantidi le cui vicende si dispiegano nella società odierna, collezioni di metamorfosi profonde, viscerali, mitiche.