“Resistenza e abbandono dinnanzi al dolore che tocca il fondo dell’esistenza
Capacità vitale è un titolo invitante, rimanda a una fina, a una sconfitta e subito alla possibilità di superarla, di non soccombere neanche di fronte alle situazioni più difficili dell’esistenza, le più dolorose.
[…] Interessante anche la lettura che Francesca Scotti dà della capacità vitale non come resistenza ma come abbandono.
[…] Se potessimo leggere il seguito della vita di Adele vi incontreremmo altro dolore, per esempio. Ciò che può essere più significativo e realistico è comprendere che per superare il dolore bisogna sapersi trasformare, perchè la vita questo fa, col tempo, ci modifica. Allora tanto vale non mettersi di traverso.
Laura Marzi _Il Manifesto”
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