“Può sembrare un paradosso quello di parlare di stress da troppo lavoro in un paese come l’Italia dove disoccupazione e valigie pronte per l’estero sono problemi diffusi. Chi invece un lavoro ce l’ha (magari lo ama, o lo detesta o, più frequentemente, ha paura di perderlo) può ben comprendere la difficoltà di trovare un bilanciamento tra l’aspirazione di vedere affermata la propria identità professionale e il rischio di scivolare in una forma di dipendenza dal lavoro”. In occasione dell’uscita del nuovo romanzo di Francesca Scotti, “Capacità vitale”, su ilLibraio.it la riflessione dell’autrice.
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