

“Chi non spera di avere una seconda possibilità?
Chi non vorrebbe riscrivere, rimodellare, imboccare l’altra diramazione del sentiero?”
Sayuki non sa abbracciare, nel suo nome porta ciliegi e neve, ma nessuno la conosce davvero, e lei resta misteriosa nel suo negozio di fiori. Misteriosa per Cecilia, la suocera fredda e altera; per Ambra, sorella di Vittorio, pianista sfiduciata; e per Samuele, il fratello minore, aspirante accademico legato al bellissimo personal trainer Robi: tutti ugualmente disorientati davanti al disfarsi di un legame che li comprendeva con naturalezza. Sayuki ha scelto la crudeltà della potatura, un atto “spiacevole ma necessario, perché se il taglio da un lato può garantire uno sviluppo migliore della pianta dall’altro è una ferita aperta”. Ma la vera ferita è quella che attraversa Vittorio e gli altri, lo strascico di silenzi e le cose non dette che porta con sé. E quando Sayuki li invita a pranzo per congedarsi tutti hanno la preoccupazione che lei sia pronta a rivelare il loro segreto, quello che ha compreso o che ha raccolto come confidenza; e tutti saranno costretti ad affrontare i nodi dello stare insieme.